UAE Team Emirates, Kristoff guarda al 2018: Sanremo, Fiandre, Tour, Europei e forse anche il Giro

Si sta per aprire un nuovo capitolo nella carriera di Alexander Kristoff. Il vice-campione del Mondo in carica sta infatti per muovere i primi passi con la UAE Team Emirates dopo aver passato gli ultimi sei anni in casa Katusha. Raggiunto dai microfoni de La Gazzetta dello Sport nella sede della Northwave, l’azienda trevigiana di scarpe che dal 1° gennaio sarà il nuovo sponsor del norvegese, spiega così la propria scelta: “Dopo tanti anni ho pensato che fosse il momento giusto per cambiare. Sicuramente avrò nuove motivazioni e queste sono convinto mi porteranno ad avere un miglior rendimento. Questo cambio mi aiuterà per tornare a vincere gare importanti. Anche il fatto di avere nuovi compagni, nuova gente attorno, sarà uno stimolo importante. Certo, è un grande cambiamento. Però sono certo che arrivo in un team forte, composto da grandi corridori, Aru su tutti. Saremo competitivi su tutti i terreni”.

Kristoff coglie anche l’occasione per ripercorrere alcuni dei momenti chiave della propria carriera, l’ultimo dei quali è il Mondiale casalingo perso di un soffio poche settimane fa: “È stata una questione di pochi centimetri. Ci ho pensato mille volte, ma non ho nulla da recriminare. Non credo di avere fatto errori“, ammette, aggiungendo che il momento più bello finora è stato quando ha vinto la Sanremo nel 2014: “Non ero tra i grandi favoriti, è stato un giorno speciale. Una vittoria che, non dimentico, è arrivata anche grazie allo straordinario aiuto di Luca Paolini. Mi mise nella condizione ideale per poter dare il massimo. E la Sanremo sarà anche il primo grande obiettivo del 2018. Dovrei debuttare a Dubai, poi a marzo farò la Parigi-Nizza”.

Il sogno nel cassetto resta quello di “vincere la Roubaix“, nella quale finora non è riuscito mai ad esprimersi ai massimi livelli, così come successo invece al Giro delle Fiandre, vinto nel 2015: “Ecco, posso considerare la vittoria al Fiandre come il giorno in cui mi sono sentito più forte in vita mia”. Gli obiettivi per l’anno prossimo, dopo Sanremo e Fiandre, sono già chiari: “Vorrei difendere la maglia di campione Europeo. Il Mondiale invece è troppo duro, impossibile”.

Resta però un punto interrogativo sulla partecipazione al Giro d’Italia, l’ultima datata 2012: “Sono disponibile e mi piacerebbe tornarci anche se, parlando di grandi giri, l’obiettivo è tornare a vincere tappe al Tour. Fare tutto il Giro sarebbe troppo, credo che l’ideale sia un paio di settimane“, ha quindi concluso.

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